Brand Protection: limitazione della diffusione di disinformazione all’interno di un social network. Possiamo immaginare quindi l’esistenza di una compagnia, di un ente, o qualsiasi entità presente su un social network, che venga in qualche modo “attaccata” da una campagna denigratoria nei suoi confronti. A partire da questo attacco occorre dunque individuare una set di nodi all’interno del social network, da cui far partire l’azione di contrasto, al fine di limitare maggiormente l’effetto dell’attività diffamatoria subita. Per il problema si è assunto che l’informazione si propaghi secondo un modello Indipendent Cascade. Al fine di trovare la strategia ottimale sono state comparati i risultati ottenuti a partire da un approccio di tipo Greedy contro un approccio di tipo euristico. Il linguaggio di programmazione utilizzato è stato Python con la libreria NetworkX per la gestione del grafo.